DESCRIZIONE
Il progetto mira all’adozione a livello comunitario di un unico Codice applicabile a tutti gli Stati membri che contenga una disciplina normativa organica in materia di “Diritto degli Affari”.
Con la dizione “Diritto degli Affari” – traduzione dal francese “droit des affairs”, ma impropria alla luce del diritto italiano – si intendono ricomprendere tutte le aree del diritto che sono interessate dal mondo degli affari.
Il Codice si presenta dunque come un insieme di norme di diritto commerciale, societario, civile, contrattuale, bancario, dell’economia e dei mercati finanziari, fiscale, del lavoro, della concorrenza e della proprietà intellettuale.
L’idea è quella di offrire a tutti gli operatori europei uno strumento che consenta di poter accedere facilmente al mercato unico europeo e di poterne beneficiare appieno.
Il Codice viene presentato come uno strumento di integrazione europea.
Si rivolge principalmente alle PMI, che rappresentano lo scheletro dell’economia italiana ed europea, e che oggi, soprattutto nelle province più periferiche, non hanno gli strumenti per accedere al mercato unico, percepito come inaccessibile.
L’Europa è vista come una realtà distante, che pretende ed impone regole, senza dare nulla in cambio. E questo rappresenta un profilo di indubbia criticità per il processo di integrazione comunitario.
Il Codice si propone di essere uno strumento a disposizione di tutti i cittadini europei per rendere più sicuri gli scambi e dunque la reciproca fiducia, in quanto la consapevolezza di avere le medesime regole fa sentire l’operatore di mercato più sicuro di avventurarsi verso nuovi orizzonti. Con la stessa serenità con cui oggi una PMI di una provincia del sud Italia vende i propri prodotti in una regione del nord – che benché sia lontana, ne condivide le medesime regole – così il Codice si pone l’obiettivo di offrire la stessa possibilità a tutti i cittadini e gli operatori del mercato di tutte le più remote province d’Europa.
INIZIATIVA
Il progetto nasce in Francia nel 2015 su iniziativa dell’Associazione Henry Capitant, e vede subito il coinvolgimento di associazioni ed istituzioni tedesche.
Il progetto è stato presentato in Commissione Europea ed inserito nel Libro Bianco sul futuro dell’Europa del 2017, salvo poi arenarsi.
Nel 2022 il progetto riparte con la consapevolezza che per poter portare alla luce una iniziativa europea di simil livello, non si può prescindere dal coinvolgimento di Paesi come l’ITALIA, la Spagna il Belgio.
STATO PROGETTO
Un primo draft è stato ultimato da parte dell’Associazione Henry Capitant, ma lo stesso è da intendersi come un mero modello di riferimento, aperto ai più ampi contributi.
Francia e Germania sono già coinvolte sia a livello accademico che politico.
Nel marzo 2022 il progetto è stato presentato alla Maison d’Europe di Parigi alla presenza del Segretario di Stato incaricato degli affari europei Clément Beaune (uno dei più stretti collaboratori del Presidente Macron), e di diversi esponenti del Governo Francese e delle Istituzioni europee.
A giugno 2022 si è tenuto un evento accademico sul tema presso l’Università Federico II di Napoli – ITALIA.
A novembre 2022 si è tenuto un evento accademico sul tema presso l’Università di Granada – SPAGNA.
EVENTO ROMA
TARGET
- Portare il progetto all’attenzione della classe politica italiana.
- Far diventare il progetto un “Progetto Italiano”, con l’appoggio di Francia, Germania e Spagna.
DATA CONFERMATA
- 29 settembre 2023 – ore 9:00/13:00
SOGGETTI COINVOLTI/SPONSOR
- Association Henri Capitant – FRANCIA
- Fondation pour le Droit Continental – FRANCIA
- Association des Amis pour le Droit Continental – FRANCIA
- Friedrich NAUMANN Foundation for freedom – GERMANIA (Ufficio di Madrid – SPAGNA)
- EUROPANOVA – GERMANIA
SEDE CONFERMATA
- Parlamento europeo, Sala EUROPA EXPERIENCE DAVID SASSOLI, Piazza Venezia n. 6